Curiosità e determinazione cuore del successo nella medicina, intervista con Alessia Gimelli

Curiosità e determinazione cuore del successo nella medicina, intervista con Alessia Gimelli

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L’episodio numero 19 del podcast continua con la serie di interviste a personaggi livornesi un po’ fuori dai soliti radar che hanno delle storie di grande valore da condividere.

Lo scopo è raccontare storie che altrimenti resterebbero nascoste o andrebbero perdute, è raccogliere storie che danno la dimensione dello spirito innovativo e creativo dei livornesi e farle arrivare a chiunque abbia voglia di trovare in questi minuti di conversazione uno spunto di ispirazione.

Alessia Gimelli, medico chirurgo laureata a Pisa specializzata in medicina nucleare e in cardiologia, dirigente medico della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, è una persona determinata e pragmatica innamorata di Livorno.

La sua innata curiosità per la conoscenza, la sua naturale vocazione al contatto con le persone è ciò che l’ha spinta a raggiungere i traguardi professionali più significativi, a superare, anche grazie alla determinazione che la contraddistingue, le numerose difficoltà legate al lavoro ed alla condizione femminile in un contesto professionale che lascia poco spazio alle donne.

In questa chiacchierata Alessia racconta il suo percorso di studi, la formazione e specializzazione post universitaria, condivide delle riflessioni attualissime sul confronto tra il suo percorso e quello dei laureandi in medicina di oggi. 

Soprattutto svela l’importanza di realizzare un’esperienza professionale all’estero per un giovane: ai fini della crescita anche personale è fondamentale il confronto con culture e mondi diversi sulla base di competenze sviluppate attraverso lo studio e il lavoro rigoroso.

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Il suo desiderio è la rinascita di Livorno che parta da dentro ciascuno di noi.

 Non basta riscoprire la bellezza di una città unica, occorre imparare ad apprezzare che ciò che è di tutti, appartiene a tutti. Che il bene comune deve essere valorizzato diversamente dalle istituzioni insieme ai livornesi, non ognuno per conto suo come invece accade oggi.

La bellezza a cui Alessia fa riferimento è quella dei monumenti, dei luoghi caratteristici ed anche la consapevolezza della bellezza che ciascuno di noi dovrebbe portare dentro di se per vivere e godere del contesto con la massima armonia.

Ma la consapevolezza della bellezza dei luoghi implica anche quella della conoscenza della storia che abbiamo alle spalle e la conoscenza della storia è una nota dolente per molti giovani livornesi.

Se non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo neppure dove stiamo andando e questo espone tutta la comunità cittadina al rischio di accettare le decisioni dei più forti e lungimiranti relegandoci al ruolo di comprimari in un mercato sempre più imprevedibile e veloce.

E per costruire il futuro al meglio, in un contesto instabile di continua accelerazione dell’evoluzione tecnologica, ai giovani che stanno per diplomarsi, Alessia consiglia di non smettere mai di studiare. I giovani devono imparare:

  • a fare leva sulle loro caratteristiche e doti personali per fare ciò che li rende felici una volta diventati adulti: questo è il presupposto per dare ogni giorno il massimo e il meglio di sé;

  • la consapevolezza che l’unicità di ciascuna o di ciascuno è la vera ricchezza della comunità, è il presupposto che ci protegge dalla mediocrità.

Le letture preferite di Alessia sono:

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